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Ciascun uomo, a prescindere dalla fede religiosa abbracciata, teme la morte, e la teme per più di una ragione. Alcuni ne hanno paura perché la considerano come fine della vita, o almeno di una vita, ma in ogni caso come fine, cesura, trapasso. Altri ne temono il carattere di incognita, legato all'idea di un al di là in cui i defunti si dividono in "buoni e cattivi", i primi beati per sempre, i secondi dannati in eterno. Altri, all'estremo, non credono in una vita dopo la morte e subiscono più di tutti l'angoscia di una fine che immaginano totale. La morte delle persone amate, inoltre, spaventa ciascun uomo forse ancor più della propria. Annie Besant e Charles Leadbeater, due tra i più illustri esponenti del pensiero spirituale, offrono al lettore, attraverso il resoconto dei loro scrupolosi e approfonditi studi sull'argomento, l'opportunità di dare risposta ad una fitta serie di angoscianti interrogativi sulla morte, ma soprattutto permettono a ciascuno di noi di comprenderne la vera natura, che nulla ha a che fare con la parola "fine".